Come funzionano le resistenze riscaldanti?

Le resistenze riscaldanti sono utilizzate in diversi settori, sono prodotte con materiali tipo silicone, fibra di vetro, PVC, che coibentano la resistenza, avvolgendola, questo per non far passare le sue modificazioni elettriche e termiche in altri corpi. Ci sono molti tipi di resistenze termiche, per vari utilizzi che hanno gradi di capacità molto differenti: possono essere flessibili, ad immersione, riscaldamenti elettrici per pavimenti ecc… Le resistenze e i cavi a riscaldamento hanno, a volte, integrate delle parti fredde che regolano la temperatura, dove sono misurate le distanze tra le varie potenze. Il riscaldatore garantisce sia scambio termico che sicurezza, sono disponibili in bobina e poi vengono tagliati e utilizzati in base alle necessità.

Come funziona una resistenza?

E’ caratterizzata da una grandezza detta ‘scalare’, è definita come un numero reale in matematica, questa misura non viene modificata dalle dimensioni spaziali o da un sistema di riferimento come invece è modificabile la grandezza di un vettore: se si moltiplica un certo vettore per una gradezza scalare, il vettore cambierà e verrà riscaldato, quindi ridimensionato dallo scalare. Questa grandezza ha il compito di misurare la disposizione ad interporsi, di un dato corpo ad un certo transito di corrente elettrica che lo attraversa. La capacità di potenza nel contrapporsi, di un corpo è determinata dal materiale: data dalla natura del materiale dipende la conducibilità termica, che misura la capacità della sostanza a trasmettere il calore, si ottiene facendo il rapporto tra il passaggio di calore (cioè la quantità di calore che viene spostata in un determinato tempo che passa dallo spazio superficiale) e la variazione della temperatura, che permette al calore, di passare; in caso di una propagazione termica. 

Diffusività termica diversa dalla conducibilità di temperatura

Essa si ricava con il rapporto tra la conducibilità e il risultato ottenuto sommando la densità e il calore della sostanza, la diffusività termica serve a conoscere la capacità di variazione di temperatura di una specifica sostanza. 

Come si calcola la temperatura di una resistenza?

La resistenza dipende da 3 fattori:

  • dal materiale, 
  • dalla grandezza 
  • dall’alterazione termica (questa temperatura viene data rilevando il fermento delle molecole da cui è composto un dato corpo). 

La temperatura viene determinata dalla grandezza scalare (priva di dirigenza) che ha la funzione di precisare la temperatura di un dato sistema. Lo stato termico di una resistenza, se conosciuto potrà essere sfruttato per conoscere (prima) la conduzione che prenderà, tra 2 corpi, da cui poi; avverrà uno scambio termico. L’equilibrio termico arriverà dopo che i 2 corpi avranno raggiunto una temperatura uguale, questo succederà quando tra le 2 strutture, che hanno un accostamento termico: tra loro c’è una diversità di temperatura che originerà un passaggio di calore verso la struttura che tra le 2 è la più fredda.

Resistenze riscaldanti 

Sono sistemi e resistenze che mantengono la termicità in modo stabile e permanente e non dipendono dalle variazioni di temperatura esterne, nella struttura di riscaldamenti elettrici la temperatura è regolata dal termoregolatore o il cronotermostato e sono utilizzati sia in installlazioni di tipo a stratigrafia ‘bassa’ che al tipo di impianto ad “alta inerzia termica”. Per riscaldamenti a pavimento o elettrici serve una sonda specifica che possa regolare il valore termico. Alcuni cronotermostati di ultima generazione hanno oltre ad una bella esteticità tutte le funzionalità tra cui il poter risparmiare energia. Si adatta a varie sonde sul pavimento, facile anche l’istallazione può sostituire, i vecchi termostati a pavimento aggiornando così l’impianto di riscaldamento elettrico a pavimento. Questo è possibile per via dei cavi scaldanti, danno una potenza precisa (watt/m), che rimane stabile non condizionata dalle dimensioni del circuito; hanno la resistenza in direzione parallela e vanno ad alimentare solo una parte. La matrice costitusce la peculiarietà perchè ricopre la funzione di scaldare.

La matrice ha la capacità di regolare la potenza di temperatura variando in resistenza dipendendo dal calore, in altre parole quando la temperatura si alza la potenza fornita si riduce; questo aumenta la sicurezza del circuito e si possono aggiungere un complesso di cavi (perchè sono autoregolanti) e non rischiare visto che nell’istante che arrivano alla temperatura massima la loro potenza scenderà praticamente a 0. E’ fondamentale controllare che i cavi no arrivino a temperature ulteriori al loro limite perchè danneggerebbero in modo definitivo la matrice. Ci sono tanti tipi di riscaldamenti a pavimento, sistemi dove c’è la possibilità di adoperarli in modi diversi:

  • riscaldamento sotto le piastrelle, ottimo se è stato strutturato in modo da non poterlo rialzare, ha solo un cavo sottile per il collegamento, anti smog e presenta anche una rete permeabile.
  • serpentine di cavi termici: per chi cerca un riscaldamento che possa essere accumulato.
  • riscaldamento per pavimenti di legno o privi d’isolazione, si regola in modo automatico, il calore si distribuisce in maniera equilibrata, veloce a riscaldare con integrato l’isolazione.